Pepe Nero Estratto Titolato
ESTRATTO TITOLATO AL 95% IN PIPERINA
Funzione digestiva
60 pastiglie da 500 mg (30 dosi da 2 pastiglie)



Non contiene conservanti, coloranti, edulcoranti o altri additivi alimentari di sintesi.

-
E.S.= Estratto secco.
-
Maltodestrine da mais o riso, pepe nero (Piper nigrum) frutti E.S. (titolato al 95% in piperina), cellulosa microcristallina°, gomma arabica°, silicio biossido°°, magnesio stearato di origine vegetale°°.
° Agente di carica.
°° Antiagglomerante.
Codice EAN: 8056364775032
Farmadati: 971197330
Qualità titolata
Per offrirti il massimo dell’efficacia abbiamo selezionato solo ingredienti di prima qualità, lavorati con un processo tecnologico unico in grado di garantire estratti titolati con un’elevata concentrazione di sostanze funzionali e nutritive.
Che cos’è il pepe nero?
Il Pepe nero (Piper nigrum) è una pianta nativa dell’India appartenente alla famiglia delle Piperacee, il cui frutto è una drupa rossa a maturità contenente un solo seme, che viene utilizzata come spezia condimentaria. La droga, dal medesimo nome, è rappresentata dai semi seccati al sole che presentano odore pungente e sapore piccante.

-
I vantaggi del pepe nero
-
Il pepe nero titolato Vis Dr. Giorgini
L’estratto di PEPE NERO Vis Dr. Giorgini, titolato al 95% in piperina, mette a disposizione in sole 2 pastiglie una delle quantità di principio attivo più alte sul mercato (190 mg).
Il Pepe nero contiene olio essenziale, amido, alcuni ammidi piccanti come la piperina, proteine, sali minerali e viene utilizzato non solo come condimento, ma anche in fitoterapia: studi confermano che «è un buon rimedio dopo l’indigestione di cibi “freddi”, come i cetrioli, i vegetali e i cibi crudi in generale, non solo ma esso stimola gli enzimi digestivi, l’appetito e favorisce il buon funzionamento del tratto gastrointestinale senza provocare fenomeni di irritazione» (F. Perugini Billi, Manuale di fototerapia, Azzano San Paolo 2004).
-
Che cos’è la piperina?
La piperina è il principio attivo del Pepe nero, ovvero il principale responsabile della sua azione fitoterapica. Essa è un alcaloide irritante che non ha né sapore né odore, ma che «modifica significativamente l’intensità del gusto e quindi la percezione dei sapori, in particolare dell’amaro e dell’acidità» (S. Colonna, G. Folco, F. Marangoni, I cibi della salute. Le basi chimiche di una corretta alimentazione, Milano 2013). Non solo, ma tale sostanza è la responsabile della stimolazione della funzione digestiva da parte del Pepe nero.
Curiosità
Molte piante notoriamente celebri per le loro qualità di spezia, presentano altresì proprietà fitoterapiche. «Per ottenere il pepe nero i frutti appena arrossati vengono raccolti ed essiccati al sole o sul fuoco. […] In tibetano il pepe nero è chiamato nalesham (na-le-scham). Rientra nei rimedi con gusto dominante forte e con effetto acuto, caldo e ruvido, che riequilibrano i disturbi badkan e facilitano quelli mkhrispa. Per questa sua proprietà il pepe nero, tra l’altro, stimola la digestione» (G. Samel, La medicina tibetana, Milano 2000).